Il cacciatore Gracco

Autore: Martoz
Titolo: Il cacciatore Gracco
Collana: Coconino Cult
Numero pagine: 408, a colori, formato 17 x 24 cm
ISBN: 9788876183690

23,75

Disponibilità: Disponibile

A partire da un racconto incompiuto di Kafka, il graphic novel fluviale, potente e suggestivo del giovane talento più interessante della nuova scena italiana del fumetto.

Il famoso cacciatore Gracco è tornato dalla morte per inseguire un camoscio bianco che rappresenta la sua occasione di riscatto. Ma la sua presenza viola le regole del mondo dei vivi… il cacciatore si trasformerà in preda?


Gracco, il più formidabile e famoso cacciatore della Foresta Nera, ha trovato miseramente la morte per una banale caduta mentre inseguiva un camoscio bianco. Per un falso colpo di timone la barca che lo traghetta nell’Aldilà si perde e lo riporta indietro, consegnandogli l’occasione per il riscatto. Ma la presenza di un morto nel regno dei vivi è una grave violazione all’ordine stabilito, e l’intero reame attiva un naturale sistema di difesa. Da cacciatore, Gracco si trasforma così in preda, mentre a sua volta torna alla ricerca del camoscio bianco che ha causato la sua fine…

Ispirandosi a un racconto incompiuto di Franz Kafka, Martoz realizza un graphic novel ambizioso e maturo, dal clamoroso impatto grafico, speziato con deliziosa ironia. Nel giardino incantato della sua narrazione i riferimenti allegorici e mitologici fioriscono ovunque, tradotti in segni spigolosi e suggestive immagini dal suo disegno istintivo e potente che evoca a tratti le avanguardie artistiche del Novecento. Un’avvincente battuta di caccia, con le stesse ossessioni che offuscano il cuore e la mente di ogni uomo.

“È la storia di un’ossessione e di una ricerca… quasi un Moby Dick alla rovescia. Mi ha affascinato inizialmente il contrasto tra la Foresta Nera, con i suoi pericoli, e il puntino bianco della lanterna del cacciatore che procede verso il suo obiettivo”.
Martoz, intervista a Stay Nerd

« L’opera di Martoz si distingue fin dal primo colpo d’occhio per uno stile unico, personale e coraggioso. I profili, le panoramiche cittadine e i paesaggi, con l’uso della prospettiva ribaltata diffusasi in epoca medievale, qualsiasi dettaglio rende Martoz riconoscibile… Fa piacere riconoscere con un colpo d’occhio l’immaginario di un artista, rendersi conto che quei corpi sono i corpi di Martoz e possono essere suoi solamente. »
Giorgia Furlan
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